Archi della Marina di Catania
Gli Archi della Marina sono lungo viadotto in muratura, costruito nell’Ottocento per la realizzazione della tratta ferroviaria Catania - Siracusa.
Il viadotto risulta costituito da una successione di archi che cinge la zona portuale. Il progetto fu seguito dall’ingegnere francese Petit, il quale per la realizzazione degli archi utilizzò sia roccia vulcanica sia calcarea. Il viadotto segue un percorso che ha inizio dal porto per poi concludersi appena oltre Porta Uzeda, nei pressi della pescheria. Questo antico attracco dei pescherecci mette in risalto l’imponenza degli Archi: in passato questa zona era lambita dal mare e presentava un marciapiede delimitato da un robusto muraglione, dove alcuni tratti erano caratterizzati da gradini realizzati in pietra lavica a diretto contatto con l’acqua. Questo tratto di mare era conosciuto come il Porticello Saraceno e rivestiva un importante ruolo nell’ambito dello scambio delle merci. Gli archi e i velieri rendevano questo luogo pittoresco e uno tra i più suggestivi della città etnea nei primi decenni del secolo scorso. È intorno agli anni ’30 che, con l’arrivo di mezzi moderni, comincia a modificarsi l’aspetto del Porticello: quest’ultimo diventa sempre più piccolo e deserto, fino a raggiungere l’aspetto odierno.