Chiesa di Santa Domenica a Cammarata
La Chiesa di Santa Domenica a Cammarata, conosciuta come Badia, con annesso convento delle Benedettine, oggi di proprietà comunale, è un importante complesso religioso del borgo.
La chiesa, che sorge nel cuore del centro storico, venne costruita verso la metà del Quattrocento e appartenne alla confraternita di S. Filippo di Agirò. L'annesso monastero risale anch'esso al 1400 e venne costruito per volere della famiglia Branciforti. Verso la metà del XVIII secolo la chiesa e il monastero vennero ceduti alle Benedettine che, nei locali annessi, fondarono il nuovo convento destinato a sostituire quello dell'Annunziata ormai pericolante e crollato a causa di una frana. Nel 1866, a seguito dell'abolizione delle corporazioni religiose, il monastero venne trasformato in municipio.
La semplice facciata a capanna è suddivisa in due ordini da una cornice marcapiano e scandita da lesene sormontate da capitelli in pietra rossa.
L'interno, ad unica navata, conserva pregevoli quadri e stucchi seicenteschi, eseguiti per volere della badessa Romano nel 1842 per 300 onze. Si notano inoltre numerose gelosie, poiché la chiesa era annessa ad un convento benedettino di clausura.
Tra le opere custodite all'interno della chiesa, di particolare pregio sono: la tela di Santa Domenica, attribuita al Buttafuoco datata 1595; le statue di San Filippo di Agira e dell’Immacolata del XVIII secolo; un tabernacolo in argento, un antependium in lamina d’argento su tessuto rosso e due quadri dell’Adorazione dei Magi, collocati nell’altare del crocifisso; un ostensorio dorato e ornato in corallo, dono secentesco dei Branciforti, e un tabernacolo in argento per l’esposizione del Giovedì Santo custoditi nella sacrestia.