Castel Sant'Angelo a Licata
Il Castel Sant'Angelo di Licata rappresenta un notevole esempio di architettura militare in stile barocco siciliano. Sorge sulla cima di un colle e domina il porto a meridione e la città a settentrione. Nell'area limitrofa al castello sono presenti numerosissime testimonianze archeologiche, tra cui necropoli, santuari, silos, strade, tombe monumentali, e cisterne.
Fu edificato nel 1615 per volere di Hernando Petigno, comandante generale della cavalleria del Regno di Sicilia e Governatore della Piazza militare di Siracusa, su progetto dell'ingegnere Camillo Camilliani, a fianco di una preesistente torre di avvistamento a base quadrangolare realizzata tra il 1583 ed il 1585.
Sebbene il castello sia nato a scopi militari non fu mai protagonista di alcun episodio bellico, per tale ragione è giunto a noi in perfetto stato di conservazione. Durante l’Ottocento e il Novecento ospitò un presidio dell'’Aeronautica Militare fino al 1965, anno della sua definitiva dismissione.
Il castello presenta una pianta approssimativamente triangolare. Gli ambienti, quali gli alloggiamenti dei soldati, le stalle ed i magazzini, si sviluppano attorno una corte, anch'essa triangolare con cisterna ipogea centrale, lungo tutto il perimetro murario interno. All'interno del cortile, ad ovest, sotto una grande arcata, era anche presente la cappella del castello, ora non più esistente. Restano appena i segni delle cornici, che probabilmente includevano qualche affresco o dipinto.
Le mura esterne sono parecchio robuste, spesse e compatte e presentano merlature continue. Agli angoli della fortezza sono presenti imponenti torri, che svolgevano un importante ruolo nell’avvistamento di eventuali minacce nemiche in lontananza.
L'accesso al castello era consentito solamente da mezzogiorno, attraverso un ponte levatoio che si gettava su un fossato, che isolava dalla campagna soltanto la grande torre.