Chiesa San Nicolò di Bari a Naro

philippe.hemmel - CC2.0
La Chiesa di San Nicolò di Bari a Naro è un antico e pregevole edificio di culto del borgo.
Fu edificata nel 1618, per volere del benefattore Vincenzo Lucchesi ed inizialmente intitolata a San Giuseppe, mentre l'annesso convento venne chiamato Collegio degli orfani. Secondo la tradizione la chiesa fu edificata sui resti dell'antica pieve di San Nicolò di Bari, Vescovo di Mira. Si ritiene che la pieve fu la prima chiesa edificata a Naro alla fine del IV secolo, precisamente nell'anno 393, con la bolla di papa Siricio. Nel 1785 la chiesa fu elevata a Parrocchia e fu intitolata a San Nicolò di Bari, Vescovo di Mira.
La facciata, realizzata in tufo giallo, presenta elementi manieristici di gusto spagnolo tipici della prima architettura barocca in Sicilia. Essa è scandita da un ritmo incrociato di cornici e paraste: risulta suddivisa in due ordini e, verticalmente, suddivisa in tre parti. Al primo ordine, nella parte centrale, si apre un portale pregevolmente decorato sormontato da un frontone aperto. Sul portale è collocato lo stemma nobiliare della famiglia Lucchesi Palli, famiglia discendente di Adinolfo Palli, figlio di una sorella di Desiderio, re dei Longobardi e di, Andrea Palli, discendente di Adinolfo, che aggiunse il nome Lucchese alla famiglia, in memoria della sua Patria Lucca. Al secondo ordine si apre, in asse col portale, una grande finestra rettangolare. Il prospetto è affiancato dalla torre campanaria che custodiva, fino al 1821, una campana proveniente dall'antica pieve greca.
L'interno, ad unica navata, è decorato con da stucchi realizzati nel XVIII secolo.
Tra le opere custodite all'interno della chiesa, di particolare pregio sono: la tela della Sacra Famiglia , attribuita alla scuola di Pietro d'Asaro; la tela della Madonna Addolorata consolata da Gesù, opera di Francesco Guadagnino; la tela della Deposizione, ornata da sette piccole tele, attribuibita al Provenzani; una tavola tardo-cinquecentesca della Veronica; un pregevolissimo fonte battesimale recante la data del 1490, con le armi della Casa Aragona, analogo a quello della Chiesa di Santa Caterina; un Crocifisso ligneo settecentesco custodito nella sagrestia.