Duomo di Naro
Il Duomo di Naro è un ex luogo di culto, oggi sconsacrato, risalente all'epoca normanna. E' un sito di notevole valore artistico ed è stato dichiarato monumento nazionale nel 1867.
L'edificio sorge in cima ad una lunga scalinata che porta direttamente da via Dante, antica strada principale della città, fino alla sommità della collina da cui domina la città.
Fu edificato nel 1089 per volere di Ruggero D'Altavilla sul sito in cui sorgeva una moschea araba, e venne intitolato a Maria Santissima Assunta dagli Angeli. Fu elevato a Chiesa Madre nel 1174 per volere di Gualtiero Offmill Arcivescovo di Palermo, ed ottenne il titolo di Duomo nel secolo XIV per volere di re Martino il Giovane.
La facciata presenta il pregevolissimo portale d'ingresso in stile chiaramontano con un caratteristico arco a sesto acuto poggiato sopra un gruppo di quattordici colonnine, riccamente modulato ed ornato da zig-zag e palmette.
L'interno, ad unica navata, presenta un impianto a croce latina con la cupola situata all'incrocio della navata con il transetto. Sono presenti un ordine di colonne addossate alle pareti della navata. L'interno è stato rinnovato in età barocca e rimangono oggi solo pochi resti della originaria ornamentazione in stile corinzio nel cornicione, nelle colonne e nei capitelli.
La volta che copriva la chiesa è ormai crollata ed era riccamente affrescata con opere di Domenico Provenzani. Al suo interno erano conservati: un affresco del secolo XV che raffigura Maria Santissima Assunta con i dodici apostoli, oggi custodito presso la biblioteca comunale; una statua raffigurante la Madonna della Catena, un tempo patrona della città, opera del Gagini, oggi custodita nella Chiesa Madre.