Palazzo Malfitano a Naro

Daniele Sorce - CC4.0
Palazzo Malfitano a Naro è un esempio illustre di architettura civile della città. Il palazzo ospita il Museo civico di Naro.
Fu edificato nel XV secolo ed appartenne ai Signori di Giacchetto, per questo il palazzo è anche noto come Palazzo Giacchetto. Fu donato alla città da Donna Antonia Notarbartolo, marchesa di Malfitano e discendente dei Giacchetti, dopo che fu costruita l'attuale chiesa di San Francesco che toglieva al palazzo la visuale del mare e della vallata. Il palazzo accolse delle religiose che dovevano educare le fanciulle d'ogni ceto nella fede, impegno assunto nel 1749 dalle suore del Collegio di Maria.
L'edificio, il cui stile risente dell'influsso spagnolo, presenta elementi architettonici tipici della tradizione costruttiva siciliana: il portale a piano obliquo, il basamento esterno, l'apertura incrinata e il contrafforte angolare. Di particolare interesse è una finestra angolare con piattabanda, un esempio mirabile di tecnica costruttiva e molto rara per la difficile condizione di staticità cui è sottoposta. Essa presenta una sottile colonna la cui funzione è puramente ornamentale, mentre il frontone, molto pesante, si regge autonomamente mediante un ingegnoso sistema d'archi interni disposti in modo tale che la risultante della forza centrale è equilibrata e superata dalla risultante della forza laterale.