Basilica di Maria Santissima del Soccorso a Sciacca
La Matrice di Maria Santissima del Soccorso è la Chiesa Madre di Sciacca e si presenta con strutture architettoniche tipiche dell’epoca rinascimentale.
In epoca bizantina sorgeva la chiesa di San Pietro in Castro, primitivo luogo di culto con funzioni di chiesa madre ubicato entro la cinta muraria del castello vecchio. L'attuale chiesa madre fu fondata, secondo la tradizione, nel 1108 da Giulietta la Normanna, figlia del conte Ruggero al centro dell'antico quartiere Ruccera. Un'altra versione attribuisce l'edificazione al padre Ruggero d'Altavilla quale voto di ringraziamento alla Vergine Maria sotto il titolo dell'Assunta. Di questo primitivo impianto sono pervenute le poderose absidi rivolte ad oriente e i poderosi archi gotici quattrocenteschi. Infatti, a seguito di un crollo avvenuto il 15 dicembre 1656, si decise la ricostruzione sulle fondamenta normanne della chiesa mantenendo intatte le sole absidi e gli archi gotici.
La basilica è preceduta da una breve gradinata con accesso ad un piccolo sagrato recintato con balaustre con tipiche colonnine ad anfora. Presenta una facciata tripartita con nervature verticali in pietra viva costituite da paraste binate poggianti su alti plinti delimitanti i tre varchi d'accesso. Un cornicione con elaborate modanature e cornici marcapiano separa i due ordini. Le colonne del secondo ordine delimitano un finestrone con vetrate istoriate decorato con volute e sormontato da timpano a triangolo. Chiude la prospettiva nella parte centrale un frontone incompleto che richiama l'architettura del primo ordine, raccordato ad esso da maestose volute a ricciolo. Completano la decorazione della facciata tre sculture di Giandomenico e Antonino Gagini realizzate nel 1541: Santa Maria Maddalena, San Pietro Apostolo e San Paolo Apostolo. Al centro sulla sommità una croce in ferro battuto.
Con la rimodulazione seicentesca le colonne sono state trasformate in possenti pilastri e gli archi ogivali mutati in archi a tutto sesto. Il soffitto della navata centrale è interamente affrescato con la raffigurazione del Trono di Dio e la corte celeste, tema tratto dall'Apocalisse, opera di Tommaso Rossi realizzato nel 1829.