Castello dei Luna a Sciacca
Il Castello Luna di Sciacca sorge sulla roccia viva, in posizione dominante, ed è inserito nel perimetro delle antiche mura della città. Esso rappresenta uno dei più interessanti esempi di architettura civile e militare del ‘300 esistenti in Sicilia.
L’imponente castello medievale di Sciacca fu fatto costruire nel 1382 da Guglielmo Peralta, conte di Caltabellotta, che diventò uno dei quattro vicari del regno di Sicilia dopo la morte del re Federico III. Il Castello passò in mano ai conti Luna quando morto Nicolò Peralta, figlio di Gugliemo, una delle sue tre figlie, andò in sposa al conte Artale de Luna, catalano e zio di re Martino.
La fortezza risulta essere composta dalla cinta, il mastio, il palazzo comitale e la torre cilindrica.
La cinta, formata da alte e robuste mura, presenta una pianta poligonale.
Nel perimetro della cinta, a nord, si ergeva il mastio a pianta quadrangolare che aveva la funzione di sorvegliare la cinta, il terreno esterno e il cortile interno. Di esso oggi rimane solo la base.
Sempre inserita nel perimetro della cinta, ma nella zona a sud, si trova una torre cilindrica a due piani.
Infine il palazzo del conte occupava il lato ovest del castello, compreso tra il mastio e la torre cilindrica. Il palazzo, a pianta rettangolare, era composto di un piano terreno, adibito alla servitù e di un piano superiore che era la dimora del Conte e della sua famiglia. Del palazzo rimane oggi l’alto muro esterno con quattro ampie finestre.
L’ingresso era situato a nord ed era munito di ponte levatoio. Da esso si entrava nel cortile dove a sud vi erano le scuderie e i locali degli uomini d’arme, nonché una cappella dedicata a San Gregorio.
Al Castello dei Luna di Sciacca è legato al “caso di Sciacca”, la secolare lotta sanguinosa tra la famiglia dei Luna e quella dei Perollo, in conflitto per un amore segreto.
