Santuario del SS. Crocifisso a Siculiana
Il Santuario del SS. Crocifisso a Siculiana, nonchè Chiesa Madre, è il principale edificio di culto del borgo. Nella chiesa si venera il Crocifisso Nero, patrono di Siculiana, a cui ogni anno sono dedicati solenni festeggiamenti.
Fu edificato alla fine del XVI secolo per volere dei Padri Carmelitani. Alla chiesa fu molto tempo dopo annesso il Collegio di Maria, la Batia. Importanti lavori di rimaneggiamento ed ampliamento risalgono al 1700, durante i quali furono realizzati il transetto, la cupola, l'abside, la sagrestia e l'oratorio. Alla seconda metà del 1800 risalgono importanti lavori di decorazione e di restauro, avvenuti per volontà e il vescovo di Agrigento Mons. Domenico Maria Lo Jacono il cui stemma è ancora visibile in uno dei muri esterni dell'edificio.
La facciata, suddivisa in tre ordini, è incompleta mancando del fastigio in stile con la parte inferiore. Al primo ordine si apre un grande portale affiancato da due colonne con capitelli in stile ionico che sorreggono la trabeazione e la cornice marcapiano. Al secondo ordine, in posizione centrale, si apre una grande finestra rettangolare affiancata da due colonne tortili che sorreggono la trabeazione. Il terzo ordine è incompleto.
L'interno, ad unica navata con cupola su tamburo ottagonale, presenta preziosismi decorativi in tenue stile barocco e numerose raffigurazioni pittoriche sia su tela che su intonaco: gli affreschi nella volta della navata, raffigurati La creazione di Adamo, La creazione di Eva e Il peccato originale dell’artista Raffaello Politi (1783 – 1870) che ha copiato l'opera di Michelangelo della celebre Cappella Sistina.
La chiesa custodisce opere di particolare pregio artistico: la statua lignea nera del Cristo Crocifisso, venerato dai siculianesi; un magnifico organo a canne del 1939 restaurato e perfettamente funzionante. All'interno del battistero è inoltre custodita una preziosissima vasca lustrale di origine ebraica.
