Biblioteca Zelantea di Acireale
La Biblioteca e Pinacoteca Zelantea, fondata nel 1671, è una biblioteca e pinacoteca comunale della città di Acireale. Essa ha sede in un palazzo di stile neoclassico progettato all’inizio del XX secolo da Mariano Panebianco, architetto acese.
Le origini della Zelantea sono collegate alla fondazione di due istituzioni culturali, che in origine avevano natura esclusivamente ecclesiastica: quella dell’Accademia degli Zelanti e quella dei Padri dello Studio. I Padri dello Studio e gli accademici si riunivano nello stesso luogo e, nonostante appartenessero a due istituzioni distinte, avevano la medesima finalità, cioè quella di promuovere e diffondere la cultura. Poi, nel 1834 fu unita alla congregazione dei Padri dello Studio e nel 1934 alla settecentesca Accademia dei Dafnici. Inoltre, per decreto del Presidente della Repubblica, la Zelantea ha assunto nel 1936 l’attuale denominazione e un nuovo statuto.
La parte della Zelantea destinata a museo ospita una settecentesca carrozza del Senato acese, il Busto di Cesare di età repubblicana, una bandiera tricolore d’epoca risorgimentale e una collezione di reperti greco-romani proveniente dall’area degli scavi di Santa Venera al Pozzo.
La biblioteca Zelantea vera e propria custodisce oltre 106.000 volumi, circa 1.650 testate di riviste in corso e cessate, per un ammontare di oltre 143.000 fascicoli di riviste. Il patrimonio bibliografico supera le 250 000 unità. Inoltre, la Biblioteca conserva un fondo antico di oltre 56.000 volumi.
La Pinacoteca Zelantea accoglie quadri del XVII-XIX secolo, opere del Domenichino, del Guercino, della scuola di Matteo Ragonisi, Alessandro Vasta, Michele La Spina e molti altri.