Cattedrale di Acireale
La Cattedrale di Acireale è dedicata a Maria Santissima Annunziata, ma comunemente legata al culto di Santa Venera, protettrice della città, le cui reliquie sono custodite all’interno.
L’impianto originale della chiesa risale al XV secolo ed ha subito numerosi rimaneggiamenti nel corso degli anni fino al 1872, l’anno nel quale fu insignita del titolo di Cattedrale. Nel XV secolo la Cattedrale era composta di una sola cappella, ma in seguito, grazie alle ricche donazioni delle corporazioni e delle famiglie nobili residenti in città, il Duomo fu ampliato. Il risultato di tale processo è un impianto architettonico con più stili: il portale marmoreo risale al 1668; il campanile a sud, in stile gotico, risale al 1544, il secondo, anche se mantiene lo stesso stile costruttivo, invece è della fine dell’ottocento.
La struttura interna, a croce latina, è in stile barocco ed è stata realizzata nel periodo compreso dalla fine del Seicento fino alla prima metà del Settecento. Molte le opere custodite all’interno come la Cappella di Santa Venera, all’interno della quale sono custodite le reliquie della Santa, la statua che la raffigura scolpita da Mario D’Angelo nel 1651 e il fercolo argenteo risalente al 1658-1670. Gli affreschi nella Cappella sono stati dipinti da Antonio Filocamo, mentre gli altri nel transetto e nella cupola sono ad opera di Pietro Paolo Vasta, tra il 1738-1739. La volta invece è stata affrescata da Giuseppe Sciuti alla fine del XIX secolo. Di particolare importanza è la meridiana ornata con i segni dello zodiaco custodita nel transetto e realizzata da C.F. Peters nel 1844 e decorata da G. F. Boccaccini poco dopo.