Chiesa di San Domenico ad Acireale
La Chiesa di San Domenico ad Acireale è un importante edificio di culto della città e domina, con la sua elegante ed imponente facciata, la piazza omonima.
Un primo edificio di culto venne eretto, in questo stesso luogo, nella prima metà del XVI secolo e fu dedicato a San Giuseppe, a cui era dedicato l'intero quartiere. Agli inizi del XVII secolo l’edificio sacro venne ampliato per volere dell’omonima confraternita. Nel 1639, nel palazzo attiguo alla chiesa, venne fondato un convento domenicano con la collaborazione della confraternita. Dopo pochi anni, la confraternita di san Giuseppe, a causa di contrasti con i padri domenicani, abbandonò la chiesa e costruì un nuovo edificio di culto, la chiesa di San Giuseppe, poco distante. Il terribile terremoto del 1693 provocò ingenti danni all'edificio che venne riedificato nel 1709.
L'edificio si trova in posizione rialzata rispetto il piano stradale e si accede ad esso attraverso una scalinata in pietra lavica.
La facciata è suddivisa in tre ordini da cornici marcapiano: al primo, caratterizzato dalla presenza di colonne con capitelli in stile ionico, sono collocati i tre ingressi della chiesa; il secondo ordine, con doppie coppie di colonne con capitelli corinzi, presenta una tribuna con balaustra e statue. Il gruppo scultoreo centrale, raffigurante la Vergine che consegna il Rosario a san Domenico, è sovrastato da un grande timpano di chiara matrice classica; al terzo ordine sono collocate le due torri campanarie sormontate da piccole cupole, aperte su quattro lati e arricchite da doppie coppie di lesene con capitelli in stile ionico.
Linterno, suddiviso in tre navate, presenta un altare maggiore di manifattura ottocentesca, e gli altari laterali, riccamente decorati, di gusto settecentesco. La chiesa è decorata con gli affreschi di Alessandro Vasta, figlio del più noto Pietro Paolo Vasta: sulla navata di sinistra è raffigurato il Compianto ai piedi della Croce; nelle navate laterali gli affreschi di San Raimondo de Penafort che attraversa il mare sul proprio mantello, Santa Caterina parla ai dottori e San Tommaso compone le sue opere ispirato dalla Madonna
Tra le opere custodite nella chiesa, di particolare pregio sono: la tela della Madonna del Rosario con i Santi Domenicani, opera di Matteo Ragonisi (1660-1737); la tela della Pentecoste, opera di Giacinto Platania.
