Seminario Vescovile ad Acireale
Il Seminario Vescovile di Acireale ha sede presso l'ex Collegio San Martino sorto di fronte alla chiesetta omonima.
L'edificio era in origine una casa di campagna. Fu edificata nel Seicento e solo intorno al 1861, vi fu realizzato il Collegio San Martino. Dopo la fondazione della diocesi di Acireale, il 3 giugno 1872 e l'ingresso ufficiale del primo vescovo, nasce la necessità di trovare un luogo per fondare il seminario diocesano e vennero così acquistati i locali dell'ex collegio San Martino. L'edificio fu ultimato alla fine dell'Ottocento, nel 1885 venne realizzata l'elegante facciata su disegno dell'ingegnere Mariano Panebianco.
Tra le personalità illustri che frequentarono il seminario spicca il nome di Don Luigi Sturzo.
All'interno dell'edificio di particolare interesse è la cappella, dedicata al SS. Cuore di Gesù. Essa fu costruita alla fine degli anni trenta del Novecento secondo il progetto dell'ingegnere Salvatore Vicari. Si accede ad essa tramite un atrio ricco di decorazioni Paleocristiane. La cappella si caratterizza per le sue pareti di color rosso. Risulta essere riccamente decorata secondo lo stile revival rinascimentale: lungo le pareti alte paraste, sormontate da capitelli corinzi, presentano all'interno gli stemmi dei comuni della diocesi; soffitto cassettonato; l'araldica del vescovo Salvatore Russo che fece costruire la cappella.
Il grande salone, anticamente utilizzato come sala da studio, è oggi adibito a sala conferenze. Questo ambinte, anche se non riccamente decorato, custodisce elementi di pregio: il grande lampadario risalente all'epoca del collegio san Martino; il pavimento marmoreo con al centro lo stemma dello stesso Vescovo; i quadri rappresentanti San Tommaso D'Aquino, opera dell'artista Antonino Bonaccorsi; le quattro tele opera di Pietro Paolo Vasta ritraenti quattro scene dalle Sacre Scritture.
Di particolare pregio è il fondo antico, oggi facente parte della Biblioteca Centrale Diocesana. Il primo nucleo nasce come biblioteca del seminario ma, nel tempo, si accresce grazie a donazioni di libri antichi e pregevoli. Il fondo antico è organizzato in due stanze: nella prima sono raccolte le varie sezioni con opere a stampa dal XIX al XX secolo; nella seconda libri come manoscritti, cinquecentine, ed opere a stampa del XVII – XIX secolo.