Monastero di Santa Lucia ad Adrano
La Chiesa e il Monastero di Santa Lucia di Adrano costituiscono il più importante complesso architettonico della città.
La fondazione del Monastero benedettino si deve alla contessa Adelasia, nipote di Ruggero, la quale ebbe in dote la Contea di Adernò. A quel tempo il monastero era ubicato fuori le mura cittadine, vicino la chiesa della Madonna della Consolazione, nell'attuale quartiere di Maria Santissima delle Salette. Il monastero, per volontà della contessa Adelasia, doveva accogliere dodici fanciulle vergini e povere, le quali per assumere l'abito religioso non avrebbero dovuto versare alcun contributo poiché il monastero disponeva di terre con vigneti, oliveti, pascoli, mulini, fonti e boschi sufficienti per la gestione dello stesso. Con il passare degli anni, nei primi decenni del' 400, la sede del monastero risultava ormai piccola e il posto poco sicuro, cosicché si pensò di costruire il nuovo edificio nell'attuale sede. La chiesa e l'annesso monastero dedicati a santa Lucia furono eretti nel 1596. Il complesso monumentale, progettato dagli architetti Stefano Ittar e il Principe di Biscari, si compone di più parti, di cui due si evidenziano per importanza e bellezza: la chiesa e il monastero.
La chiesa presenta la facciata, in pietra lavica, suddivisa in tre ordini ed ai lati si ergono due campanili alle cui estremità sono poste rispettivamente due cupole quadrangolari. Al centro del primo ordine è inserito il portale d'ingresso, realizzato con una coppia di colonne binate poste su di un piedistallo, sormontate da un timpano spezzato su cui siedono due angeli. Nella parte centrale del secondo ordine, è posto un finestrone sormontato da un timpano; ai due lati si rivelano due finestre realizzate in pietra bianca. Il terzo ordine è costituito da due campanili collegati da una balconata, divisa in tre campi da sei paraste.
L’interno presenta un'unica navata a forma ellittica con una cupola a conchiglia che chiude l'ampio spazio circolare e si compone del pronao, dell'aula e dell'abside. Fra le strutture settecentesche, emergono gli altari marmorei, un coro rococò e il maestoso altare centrale con copertura a baldacchino. Nel pronao sono sistemate due epigrafi in marmo nei quali è descritta la storia del monastero. Al centro della cupola attorniato da ricchissimi stucchi si trova l'affresco raffigurante l' Assunzione di Maria Vergine al Cielo,attribuito a Vito D'Anna. Nel tamburo sono raffigurati i quattro Dottori della Chiesa. Negli affreschi della volta e dell'abside, sono raffigurati i quattro evangelisti: San Giovanni, S, Luca, S. Marco e S. Matteo e nell'abside la Trasfigurazione di Cristo sul Monte Tabor.
Tra le opere custodite all’interno della chiesa, degne di nota sono: il coro in stile rococò,; il dipinto di Santa Lucia Condotta al Martirio, opera del 1843 di Giuseppe Rapisardi; la tela di Morte di San Benedetto , della scuola di Olivio Sozzi.
L' imponente costruzione del monastero, oggi sede della scuola elementare e media, corre e copre l'intera lunghezza dell'attuale via Roma e acquista maggiore spicco e maestosità per il grande spazio antistante nel quale trova posto il Giardino della Vittoria.