Bronte: la capitale del pistacchio
Cosa vedere, cosa fare, cosa mangiare, cosa comprare, dove dormire e curiosità da conoscere.
Provincia: CT - Area: Catania e Etna
Bronte è la città dell’oro verde, il pistacchio di Bronte, ma è anche un luogo dove arte, natura e cultura si fondono armoniosamente.
Le origini della città si perdono nel mito, si narra che essa sia stata fondata dal ciclope Bronte, figlio di Nettuno. Fonti storiche attestano che i primi insediamenti risalgano al VIII secolo a.C.
Sul territorio dell'odierna città, nel periodo medioevale, si trovavano ventiquattro piccoli agglomerati appartenenti al monastero di Maniace in Sicilia che vennero riuniti nel 1520, per volere dell'imperatore Carlo V d'Asburgo, nell'universitas di Bronte. La storia di Bronte è infine legata alla figura dell'ammiraglio britannico Horatio Nelson che fu insignito del titolo di duca di Bronte nel 1799 da Ferdinando I delle Due Sicilie, con una donazione significativa di terreni, fra cui il Castello e la Chiesa di Santa Maria nei pressi di Maniace.
Qual'è il periodo migliore per visitare Bronte?
Bronte può essere visitata tutto l'anno: l'accoglienza ed il calore dei siciliani ti stupiranno. Ma per una esperienza indimenticabile, ammirare i colori, gustare i sapori e vivere appieno le tradizioni, è consigliabile programmare una visita nei giorni di una delle feste che durante l'anno si svolgono a Bronte
Se vuoi conoscere le prossime feste, sagre ed eventi qui troverai una lista delle più importanti.
Cosa vedere
Il Centro storico di Bronte mantiene ancora quasi inalterata la vecchia struttura urbanistica. I vecchi quartieri, dalla caratteristica struttura araba, con i loro cortili, i sottopassaggi (il più caratteristico noto come u catoiu) e le strette vie, a cui si sono sovrapposti elementi architettonici di epoche successive, si stringono attorno ai primi edifici di culto: la Chiesa della SS. Trinità, o Chiesa Madre, la Chiesa di Maria SS. del Soccorso ed il Santuario dell’Annunziata. Di particolare fascino è lo Scialandro, ossia l’inizio del corso Umberto, luogo in cui anticamente veniva innalzata la forca, da dove si gode di uno splendido panorama sul vulcano Etna.
Bronte offre un percorso artistico culturale di grande impronta storica: l'Abbazia di Santa Maria di Maniace, chiamata comunemente Ducea Nelson o Castello Nelson, che ospita la Chiesa di Santa Maria di Maniace e un museo; la Chiesa Madre, sorta dall'unione di due chiese contigue; il Real Collegio Capizzi, storicamente uno dei maggiori centri di cultura della Sicilia, oggi custode di grandi tesori; la Chiesa del Sacro Cuore, annessa al Collegio Capizzi; il Santuario di Maria SS. Annunziata, uno degli edifici di culto più antichi della città; la chiesa di Santa Maria della Catena, dove si venera la Madonna della Catena o Santa Maria della Neve, alla quale i brontesi sono molto devoti; la Chiesa di San Silvestro, comunemente chiamata La Badia, situata nella piazza principale di Bronte, una delle chiese più importanti del paese; Chiesa di Maria SS. del Rosario, seconda chiesa, per importanza, di Bronte; la Chiesa di San Giovanni Evangelista, dal caratteristico campanile realizzato con grossi conci di pietra squadrati, situata all'interno del nucleo più antico di Bronte; il complesso costituito dalla Chiesa e dal Convento dei Padri Cappuccini risalente al XVII secolo; La chiesa di San Blandano, o Brandano, situata nel centro storico di Bronte, di fronte alla casa natale dello storico Benedetto Radice; il complesso formato dalla Chiesa e dal Convento di San Vito che sorge su una grande piazza panoramica dove arriva l’asse viario più antico del paese, la via Santi; la Chiesa di Sant'Antonio, circondata su tre lati dalla terribile eruzione del 1651-1654; la Chiesa di Maria SS. del Soccorso, di probabile origine medievale; la seicentesca a chiesa di Santa Caterina; la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, piccola chiesa rurale esistente fin dal secolo XVI; la Chiesa di San Nicolò, costruita nel luogo in cui sorgeva prima una chiesa dedicata al Santo coperta dalla lava del 1651 che venne poi distrutta dai bombardamenti dell'agosto 1943; la Chiesa della Madonna del Riparo, sorta al posto dell'antica chiesetta dedica alla Vergine distrutta per dare spazio ad una grossa costruzione in cemento.
Bronte è circondato da un paesaggio naturale unico, con splendide vedute del vulcano. Diverse attrazioni arrichiscono il suo territorio: la Cartiera della Ricchisgia, di probabile origine araba, situata sulle rive del fiume Simeto; l'antico Casale di Placa Baiana, un baglio siciliano con annesso un mulino ad acqua e la chiesetta si San Francesco di Paola; il Castello di Fernandez, villa seicentesca costruita presumibilmente sui resti di un antico monastero del IX - X secolo; le piramidi di Bronte, curiose e caratteristiche costruzioni dell'Etna; le Cellette funerarie di Contrada Contura; L'obelisco di Serra del Mergo, noto impropriamente come Obelisco di Nelson; il Ponte di Serravalle e le Forre Laviche; il ponte normanno della Cantera; i castelli di Bolo e Torremuzza; Rocca Calanna, di interesse naturalistico e archeologico; la masseria Lombardo, edificio di origine araba ostruito dagli arabi, adidito dai monaci a cartiera, lavorazione della lana e conceria di pelli.
Ducea Nelson a Bronte
Ponte di Serravalle e le Forre Laviche
Chiesa del Sacro Cuore a Bronte
Santuario dell’Annunziata di Bronte
Catoio di Bronte
Castelli Bolo e Torremuzza a Bronte
Rocca Calanna a Bronte
Museo Nelson a Bronte
Real Collegio Capizzi di Bronte
Museo Carretto Siciliano Gullotti
Esposizione di Presepi Artistici a Bronte
Chiesa SS. Trinità a Bronte
Cosa fare
Sagre, Feste Religiose e Tradizionali, Concerti, Spettacoli, Eventi,... Bronte
Cosa mangiare
Quali piatti tipici mangiare a Bronte. Quali prodotti tipici e quali bevande gustare.
Si possono trovare facilmente i piatti tipici più famosi della cucina siciliana, come pasta alla norma, arancini, cannoli, cassate, ecc. Ma ci sono alcune specialità tipiche di questo territorio che con più difficoltà si trovano in altre zone della Sicilia.
Bronte è la capitale del pistacchio.
Il pistacchio, arbusto diffuso nell'isola dagli arabi, nel territorio di Bronte ha infatti trovato il clima e il terreno adatto, ed oggi è apprezzato in tutto il mondo.
I sapori del pistacchio di Bronte si ritrovano in tante specialità locali: granite, gelati, paste, primi e secondi piatti, pesti, creme, croccanti, torrone, arancini, panettoni e colombe pasquali.
Curiosità
Curiosità, tradizioni, leggende, fatti interessanti da conoscere su Bronte