Ducea Nelson a Bronte
Il Castello di Bronte, noto anche come Ducea Nelson, si trova su un terreno pianeggiante di fondo valle sulla riva sinistra del torrente Saraceno.
Il complesso è costituito da un'ala gentilizia, un tempo residenza dei Nelson, impropriamente identificata con il Castello, oggi trasformata in Museo, i resti dell’antica abbazia benedettina dedicata a Maria Santissima, fatta costruire da Guglielmo II° il Buono, la chiesetta di Santa Maria di Maniace, glia antichi granai, oggi centro di studi e congressi, ed un grande parco.
Il complesso fu edificato intorno al 1173, probabilmente sulle rovine di una preesistente costruzione basiliana, per volontà della Regina Margherita, allo scopo celebrativo della battaglia vinta da Giorgio Maniace contro i Saraceni. L’abbazia, in virtù dei privilegi concessi, aveva rendite ragguardevoli ma, nei secoli successivi alla fondazione, venne ridotta in uno stato miserevole dai "commedatari". Il terremoto che l’11 Gennaio 1693 colpì la Sicilia Orientale, abbatté anche molte parti del monastero e i padri basiliani, che reggevano il monastero, furono costretti ad abbandonarlo ed a trasferirsi a Bronte. Nel 1799 l'antica Abbazia di Santa Maria di Maniace fu donata all’Ammiraglio Horatio Nelson da Ferdinando III in premio della soffocata repubblica partenopea.
Lo schema planimetrico attuale è il risultato finale dell’opera di insediamento permanente dei Nelson, succedutesi dal 1799 al 1981: è articolato su pianta anulare a perimetro quadrangolare con edifici con una e due elevazioni, allineati lungo i fronti perimetrali, che si affacciano sulla campagna, sul parco e sui due cortili interni a pianta rettangolare.
Dal porticato di accesso si raggiunge un primo cortile dove si trova la croce in pietra lavica eretta in memoria di Orazio Nelson. Sulla destra si trova la chiesa tardo-normanna di Santa Maria il cortile quadrato con pozzo in pietra lavica, intorno al quale erano raccolti i magazzini, le stalle, il granaio e altri ambienti di servizio. Sulla sinistra, al piano sopraelevato, si trovavano gli appartamenti signorili dei Nelson.
L’ala gentilizia si articola in un lungo corridoio che disimpegna tutte le stanze, esposte a ponente sul giardino inglese, nelle quali si trovano la maggior parte degli arredi lasciati dagli eredi della famiglia Nelson. Assume l'aspetto di un vero e proprio percorso museale ricco di cimeli, reperti archeologici, con le pareti coperte di quadri e marine giganti che descrivono le vittorie di Nelson.
Dal primo cortile si accede al giardino inglese, voluto dai Nelson. Questo ha un’estensione di circa cinquemila metri quadrati ed è caratterizzato dalla presenza di piante secolari piante, quali cipressi, palme, salici, frassini, ippocastani, magnolie, e da un verde prato inglese contornato da glicini, rose e fiori e piante varie. All'esterno, di fronte all’ingresso della Ducea, si estende invece un parco, diviso da un viale centrale che, ospita un museo all’aperto di sculture in pietra lavica con opere di artisti di fama mondiale.
Nel parco si vedono ancora i resti del borgo contadino, denominato "Borgo Caracciolo" costruito dal 1941 al 1944 dallo stato italiano e successivamente demolito nel 1964 dalle ruspe degli eredi Nelson.