Ponte di Serravalle e le Forre Laviche
Il Ponte Serravalle di Bronte un tempo metteva in comunicazione l’entroterra della Sicilia a Catania e Messina.
Fu edificato nel 1121 per volere del Conte Ruggero, che lo dedicò alla memoria di sua madre Adelasia, ciò si evince da una epigrafe, scolpita sulla pietra calcarea sull’ala destra, a nord.
Il ponte normanno è un’opera arditissima, composta da pile idrodinamiche che reggono le arcate medievali. Il ponte è a schiena d’asino e cromaticamente si caratterizza per l’uso delle pietre locali basaltiche, in alternanza a conci di tufo bianco, con un effetto bicromatico molto particolare.
Il ponte normanno è costruito sulle Forre laviche, accanto a un’antica masseria dove spicca il prospetto dell’ex Chiesa della Placa Serravalle, dedicata a San Francesco di Paola, e vicino i resti di un vecchio mulino ad acqua.
Le Forre laviche del Simeto offrono ai piedi di Bronte un mini-ambiente unico, aspro e selvaggio ma anche molto suggestivo e ben conservato. La lava di antiche eruzioni che colmarono il primitivo letto del Simeto è stata nei secoli erosa e potentemente scavata dalla potenza del fiume in una profonda incisione. Dal ponte Serravalle è possibile vedere la parte iniziale dell’erosione. Le forre laviche iniziano con uno strapiombo e un selvaggio burrone, dai brontesi denominato "u bazu ‘a càntira", ossia il balzo della Cantera, ove, sotto i due vicini ponti Cantera e Serravalle, i fiumi Simeto e Troina si precipitano schiumanti sulla lava e sui blocchi di pietra arenaria.
La zona di Bronte rappresenta il tratto iniziale del fiume ed è sicuramente il più selvaggio. Proseguendo lungo il corso del fiume Simeto, nel territorio di Adrano, si incontrano le Forre laviche di Adrano.