Cattedrale di Sant'Agata a Catania
La Cattedrale di Sant’Agata a Catania è dedicata lla vergine e martire Sant’Agata, patrona della città di Catania ed è situata nel centro storico della città nel lato sud-est di piazza del Duomo, davanti il simbolo della città: U Liotru. Sorge sul sito delle Terme Achilliane romane e del martirio della Santa patrona della città.
La cattedrale di Catania è stata più volte distrutta e riedificata dopo i terremoti e incidenti che si sono susseguiti nel tempo: il 4 febbraio 1169, un terremoto catastrofico ne fece crollare completamente il soffitto, uccidendo gran parte dei cittadini riuniti in cattedrale per le festività agatine. Nel 1194 un incendio creò notevoli danni ed infine nel 1693 il sisma che colpì il Val di Noto la distrusse quasi completamente lasciando in piedi solo la parte absidale e la facciata a seguito del crollo della torre campanaria.
La chiesa attuale fu edificata nel 1711, su progetto di Girolamo Palazzotto il quale si occupò principalmente dell’interno, mentre Giovanni Battista Vaccarini disegnò e seguì i lavori della facciata con interventi e modifiche protrattisi dal 1734 al 1761.
La sontuosa facciata in tre ordini di Giovan Battista Vaccarini è in marmo bianco di Carrara, ornata da colonne e statue. Si accede al sagrato attraverso una breve scalinata in marmo che culmina in una cancellata in ferro battuto ornata con 10 santi in bronzo. Il sagrato è diviso dalla piazza del Duomo da una balaustra in pietra bianca ornata con cinque grandi statue di santi in marmo di Carrara.Degni di nota sono il portale centrale, con 32 formelle lignee finemente scolpite, e le tre absidi in pietra lavica dell’Etna, eredità della precedente cattedrale di epoca normanna.
L’interno, con pianta a croce latina, è diviso in tre navate. Spiccano gli affreschi del romano Giovan Battista Corradini nell’abside centrale, con l’Incoronazione di Sant’Agata, mentre le due colonne alla base dell’arco absidale e la monofora sono di origine medievale. Nella navata destra si trova il monumento funebre del musicista Vincenzo Bellini, mentre nell’abside destra la sfarzosa cappella di Sant’Agata custodisce il sacello con le preziose reliquie. Il tempio ospita le tombe di numerosi reali normanni, svevi e aragonesi.