Chiesa di Sant'Agata al Carcere a Catania
L’elemento storicamente più importante della Chiesa di Sant'Agata al Carcere a Catania è il portale romanico decorato, l’unica opera medievale catanese esistente che non riporti uno stile arabo-normanno.
Il portale di questa chiesa barocca apparteneva alla facciata dell'antico Duomo normanno, salvato dalle macerie del 1693; fu rimosso da Gian Battista Vaccarini, che soprintendeva ai lavori per il prospetto del nuovo tempio da lui disegnato, e collocato fino al 1750 nel Palazzo Senatorio.
Anche questo edificio è un luogo di culto per i devoti di Sant’Agata, infatti, al suo interno sono conservate due reliquie della Santa: una è la cassa in cui furono conservate le spoglie di Sant’Agata durante il viaggio da Costantinopoli a Catania, la seconda reliquia è composta da due lastroni di pietra lavica con l’impronta dei piedini della Santa.
Da una piccola porta vicino all’altare si accede ad un ambiente di epoca romana, considerato la cella in cui la Santa venne richiusa prima del martirio.
Sull’Altare Maggiore è da notare il dipinto su tavola raffigurante il Martirio di Sant’Agata, datato 1588.