Fontana di sant’Agata a Catania
La Fontana di Sant’Agata a Catania, comunemente conosciuta dai catanesi con l'appellativo 'a funtanella’, rappresenta uno dei più antichi momumenti della città ed è una delle poche opere monumentali che non subì danneggiamenti in seguito al devastante terremoto del 1693.
La fontana si trova a pochi metri da Porta Uzeda, inserita in una piccola volta scavata sul muro esterno dell’ex palazzo del seminario arcivescovile, protetta da una cancellata in ferro battuto. E’ costituita da una piccola vasca a forma di conchiglia sorretta da un basso pilastro, al di sopra della quale venne posto il busto della Patrona con una lapide la cui iscrizione in latino ricorda la costruzione del monumento. Il monumento è stato eretto nel 1621 in occasione dell'apertura della strada denominata “Lanaria”, l'attuale via Cardinale Dusmet, da parte del governatore della città Francesco Lanario; in memoria della trafugazione del corpo di Sant'Agata per opera del generale bizantino Giorgio Maniace nel 1040, il quale donò le reliquie della Santa all’imperatore Michele IV Paflagone. Le reliquie furono così portate a Costantinopoli dove restarono per circa un secolo. Solo nel 1126 due valorosi soldati della guardia imperiale bizantina, Gisliberto e Goselmo, riportarono le reliquie a Catania. Per il valore simbolico collegato alla fontana fontana di Santa Agata, durante la processione del Velo di Sant'Agata, è antica tradizione una sosta molto significativa presso questa.