Chiesa Madre a Linguaglossa
La Chiesa Madre di Linguaglossa, nota anche come Chiesa di Santa Maria delle Grazie, è il principale edificio di culto del borgo etneo.
Fu edificata all’inizio del Seicento. Di recente costruzione è il campanile.
La facciata, eseguita probabilmente su disegno di Filippo Vasta, è caratterizzata dal contrasto cromatico tra la pietra lavica e la pietra arenaria. Essa risulta divisa in due ordine da una cornice marcapiano. Al primo ordine, scandito da parastre in conci di pietra lavica, si aprono tre portali. Il portale centrale, di dimensioni maggiori, è affiancato da coppie di parastre in conci di pietra lavica che sorregono la trabeazione ed un timpano spezzato che incornicia uno stemma in pietra arenaria. I due portali laterali trabeati sono sormontati da finestre in conci di pietra lavica chiuse da un arco a sesto ribassato. Al secondo ordine si apre una grande finestra centrale che riprende le linee delle due finestre laterali. Il campanile, in posizione arretrata rispetto la facciata, appare asimmetrico rispetto a tutta la costruzione poichè ingloba un antico edificio sacro antecedente alla stessa chiesa.
L'interno, con pianta a croce latina, è suddiviso in tre navate. Il soffitto centrale è a cassettoni, mentre le due navate laterali la copertura è con volte a crociera.
Tra le opere custodite nella chiesa, di particolare pregio artistico sono: il coro ligneo settecentesco con l’organo a canne Giacomo Locatelli di Bergamo del 1903; il simulacro della Madonna delle Grazie.