Chiesa di Sant'Edigio a Linguaglossa
La Chiesa di Sant'Edigio a Linguaglossa è l'edificio di culto più antico del borgo.
Non è nota la data di edificazione ma è certo che esistesse già alla fine del XIII secolo: le prime documentazioni storiche risalgono al 1310.
La facciata a capanna risulta divisa in due ordini da una cornice marcapiano. Al primo ordine si apre un grande portale affiancato da due coppie di lesene con capitelli ionici che sostengono la cornice marcapiano. Al secondo ordine si apre una finestra a lunetta affiancata da due coppie di lesene, di dimensioni inferiori rispetto quelle del primo ordine, con capitelli in stile corinzo. Chiude la facciata un timpano in lieve aggetto. A fianco dell'edificio si eleva il campanile, di pianta quadrata e copertura piramidale. Di particolare pregio è l'antico portale ogivale di pietra arenaria e pomice posto lungo il lato sinistro dell'edificio. Nell'architrave del portale è scolpita una sirena che stringe due serpenti che rappresenta la lotta tra il bene ed il male, quindi tra la religione cristiana e quella pagana. Tale simbolo era stato erroneamente interpretato come l'antico stemma di Linguaglossa.
L'interno, a croce latina, presenta pregevoli affreschi risalenti al XVI secolo che raffigurano scene della passione di Cristo e i Santi Edigio, Pietro e Paolo.
Tra le opere custodite al suo interno, di particolare pregio sono: la statua lignea cinquecentesca del santo patrono; la tela ottocentesca di Sant'Alfonso, opera di Pasquale Sciacca; la tela di San Vincenzo Ferreri e del Martirio di Sant'Erasmo, opera del 1848 di Emanuele Grasso; la tela ottocentesca Madonna desolata fra San Pietro e San Pasquale, proveniente dalla chiesa del Calvario; la tela ottocentesca del Martirio di Sant'Apollonia, attribuita a Domenico Provenzani.