Museo di Arte Sacra di Misterbianco
Il Museo di arte sacra di Misterbianco raccoglie le principali testimonianze artistico-religiose prodotte nel territorio, a partire dal primo nucleo urbano, costituito intorno al Monasterio Albo dedicato alla Madonna delle Grazie e il sito archeologico nella contrada oggi nota come Campanarazzu.
L'ambiente museale è ricavato nella cripta della Chiesa Madre alla quale si accede da una stradina che la costeggia sul suo lato orientale. La differenza di quota tra l'ingresso alla chiesa e l'accesso al museo venne creata nella metà del XIX secolo, quando si livellò buona parte delle strade italiane per la libera circolazione delle carrozze, così che oggi l'antica cripta si trova al livello stradale.
Il museo conta cinque sale espositive dislocate lungo un percorso ricavato al di sotto della chiesa madre cittadina. L'ingresso è stato ricavato lungo le pareti di rinforzo della cripta e venne decorato da un portale di recupero databile al XIX secolo. La breccia creata immetteva immediatamente all'ossario, adattato ad ambiente espositivo. La sala si presenta chiusa da una volta a botte e terminante con un'abside. A sud si accede alla seconda sala, già cappella mortuaria, situata esattamente al di sotto della cupola iniziata nel 1835. Questa è comunicante a sud con la chiesa attraverso la scaletta centrale, un tempo chiusa da una botola e oggi coperta da una vetrata protettiva, mentre a nord si aprono, ai lati della cappella, due accessi per la terza sala, costituita dall'antico colatoio. A metà tra queste due sale si accede ad un quarto ambiente, scoperto casualmente durante i lavori di ristrutturazione, il quale, prima che ne venisse murato l'ingresso dalla chiesa, aveva un accesso indipendente ed era destinato alla sepoltura dei soli canonici. La breccia per accedervi ha alterato la curvatura dell'abside originale, ma ne ha consentito l'adattamento ad ambiente espositivo. Chiude quindi la quinta sala, interamente moderna poiché ricavata dallo svuotamento delle fondamenta di un piccolo ambiente addossato alla chiesa madre. Divisa in campate da massicci archi in cemento, qui sono ricavati i servizi.
L'allestimento del museo segue un principio in parte cronologico e in parte tematico per l'esposizione dei reperti, tra i quali reliquiari e ostensori in argento di scuola messinese e acese del XVI e XVII secolo. Si conservano, tra gli altri, i reliquiari con le reliquie di San Vito e quelle di Sant'Antonio Abate.