Stabilimento Monaco di Misterbianco

Anima della notte - CC3.0
Lo Stabilimento di Monaco di Misterbianco rappresenta un esempio di architettura industriale. Lo stabilimento era in origine un opificio che comprendeva un complesso di capannoni, oggi scomparsi, adibiti a diversi tipi di lavorazione artigianale, tra cui la produzione dell'olio di oliva e la distillazione del cognac; la proprietà degli immobili era di proprietà della famiglia Monaco. Oggi rappresenta un centro eventi la parte superiore dei locali è stata rilevata per l'ampliamento di alcuni uffici, mentre il pian terreno è divenuto deposito per i costumi del consueto carnevale annuale.
Lo stabilimento venne costruito alla fine del XIX secolo con l'obbiettivo di incentivare la produzione moderna e innovativa nei settori, pastificio, distilleria e mulino. Conobbe un costante sviluppo tecnico e produttivo e la sua fama arrivò a destare l'interesse del governo nazionale, tanto che lo stesso ministro dell'interno Giovanni Giolitti venne a visitare nel 1901 l'industria. Lo stabilimento è noto per aver adottato per primo l'illuminazione elettrica nel 1919; il paese era equipaggiato dal 1866 esclusivamente di lampade a olio per l'illuminazione e l'amministrazione comunale provvedette solo nel 1923 a cambiare tale consuetudine. L'industria della famiglia Monaco ebbe però vita breve: la sera del 20 aprile del 1922 un violento incendio, di origine probabilmente dolosa, devastò l'intera sede principale ponendo fine all’attività lavorativa dello stabilimento.
Del fabbricato originale è rimasta la sede principale che è oggi sede del Museo dei Costumi del Carnevale e di locali adibiti ad eventi culturali.