Castello di Motta Sant'Anastasia
Il Castello di Motta Sant'Anastasia, noto anche come Dongione, è una torre di origine normanna, punto di avvistamento e difesa.
Fu costruito tra il 1070 ed il 1074 dal conte Ruggero Il Normanno. Esso è parte di un sistema del difesa e controllo della valle del Simeto costituito anche dal Castello di Paternò e dal Castello di Adrano.
Il dongione di Motta Sant'Anastasia Ha una forma rettangolare, tipica di un’insediamento difensivo del tardo medioevo. E' alto circa 21 metri e poggia direttamente su un costone di roccia lavica, il neck. La struttura è realizzata in conci di pietra lavica di pezzatura irregolare e malta.
Il torrione, impostato su una balza rocciosa lavica, è suddiviso in tre piani per mezzo di solai lignei: il piano terra era destinato ad alloggio militare, sono ancora visibili sette feritoie. Qui fu ricavata una cisterna per la raccolta delle acque piovane e dove, secondo la leggenda, fu rinchiuso il conte di Modica, Bernardo Cabrera. L'attuale portone d'ingresso e le finestre quadrate ubicate ai lati, risalgono al XVI secolo; il primo piano presenta delle finestre ad arco a sesto acuto, esternamente, e a tutto sesto, internamente, ed era destinato all'alloggio del comandante della guarnigione; il secondo piano è caratterizzato da un arco a sesto acuto.
Intorno alla fortezza sono ancora presenti i ruderi della cinta muraria, all'interno della quale dovevano essere presenti altri edifici.
Il castello è sede del Museo Storico.