Chiesa di Santo Stefano - Tricora bizantina a Santa Venerina
La Chiesa di Santo Stefano a Santa Venerina, nota anche come Cella Trichora o Tricora bizantina, è un'antica chiesa, ormai ridotta a rudere, situata a Dagala del Re, nel territorio di Santa Venerina.
Non è nota la data di edificazione dell'edificio ma si ritiene sia stata edificata durante il periodo bizantino, presumibilmente verso la fine del IX secolo, ad opera di monaci basiliani. A seguito di alcuni studi condotti sulla struttura muraria è stato rilevato che il nartece, ossia lo spazio posto fra le navate e la facciata principale della chiesa, presenta dimensioni sproporzionate in confronto alla struttura e per tale ragione si ritiene sia stato aggiunto in un periodo successivo, probabilmente a seguito della ripresa dell'attività monastica, avvenuta intorno al XII secolo, dopo il periodo di dominazione araba. E' stato inoltre ipotizzato che la struttura sia stata abbandonata alla fine del XIII secolo, a seguito dell'eruzione del 1284 che circondò e isolò la chiesa, senza però distruggerla.
I ruderi furono scoperti da Stefano Bottari durante la seconda guerra mondiale, ma solo recentemente il monumento è stato acquisito nel patrimonio comunale ed è stato avviato un recupero conservativo.
Si tratta di una chiesa di epoca bizantina a pianta centrale. Al suo interno è presente un coro trilobato, ossia costituito da tre absidi, con l'abside centrale di dimensioni maggiori. Il soffitto, oggi interamente crollato, si ritiene, con riferimento alle strutture bizantine coeve presenti in Sicilia, fosse costituito da una grande volta a cupola centrale.