Chiesa San Nicola di Bari a Trecastagni
La Chiesa di San Nicola di Bari a Trecastagni è la Chiesa Madre del borgo. Sorge su un colle dal quale si gode di uno splendido panorama che spazia dall'Etna a Taormina, alla Calabria, ad Augusta.
Fu edificata nel 1400 su una precedente struttura dedicata a Santa Maria della Misericordia, ed è una delle chiese più antiche del Bosco di Aci. Fu gravemente colpita dal terremoto del 1693: la struttura subì profonde modifiche, in particolare venne ricostruito interamente il campanile, che si nota non essere in stile con il resto della struttura.
Si accede alla chiesa attraverso una ripida e monumentale scala in pietra lavica caratterizzata da un'emiciclo eccentrico rispetto l'asse della chiesa.
La facciata scandisce la suddivisione degli spazi interni attraverso pilastri in pietra lavica sormontati da un'architrave sul quale si erge il campanile in arenaria. Il monumentale portone principale, in stile barocco, presenta due basamenti che sorreggono coppie di colonne con capitelli corinzi. Il portone è sormontato da una finestra decorata con figure femminili, teste di angeli e maschere.
L'interno è suddiviso in tre navate separate da arcate romaniche sostenute da pilastri in pietra lavica. Di particolare pregio sono gli altari con intarsi in marmo e le cappelle del Sacramento e del Crocifisso con pregevoli stucchi della scuola del Serpotta.
Tra le opere custodite all'interno della chiesa, di particolare pregio artistico e storico sono: un monumentale organo opera dell'acese Giuseppe Patanè del 1824; le statue lignne settecentesche di San Giuseppe; il fonte battesimale in marmo rosso di Taormina; i resti dell'affresco Cristo nel Getsemani attribuito a Paolo Vasta.