Chiesa Madre di Zafferana
La Chiesa di Santa Maria della Provvidenza è la Chiesa Madre di Zafferana Etnea. Essa svetta su di un'ampia e scenografica scalinata in pietra lavica, in netto contrasto con la bianca facciata, ed è il monumento più importante della città.
Fu edificata nel 1731 per volere di don Francesco Gagliano, decano della Basilica Collegiata di Catania. La sua costruzione si protrasse a lungo e fu più volte rimaneggiata ed ingrandita a seguito dei numerosi terremoti che la resero inagibile. La chiesa originaria, era più piccola, disposta ortogonalmente a quella attuale. Il 20 febbraio 1818 un terribile terremoto distrusse l'edificio causando ventinove vittime tra i fedeli presenti alle sacre funzioni. In questa occasione fu edificata la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, una piccola struttura religiosa lignea realizzata in attesa della ricostruzione della Chiesa Madre. Seguirono i lavori di ricostruzione, nel 1882 un nuovo intervento di ampliamento portò all'allungamento delle navate. L'ultimo intervento di recupero e di restauro avvenne in seguito al terremoto del 1984, che causò il crollo della volta della navata centrale e innumerevoli altri danni strutturali. La chiesa venne riaperta al culto dopo quattordici anni.
La facciata, in pietra bianca di Siracusa, realizzata dal 1897 al 1928 su progetto dell'architetto Carmelo Sciuto Patti in stile eclettico, presenta elementi che vanno dal barocco siciliano al liberty. Il prospetto è formato da un corpo centrale lievemente arretrato rispetto ai due campanili gemelli. La cupola, di forma ottagonale, è artisticamente rivestita da tessere in maiolica blu. Le porte presentano dei pannelli bronzei in rilievo in cui sono rappresentate la processione durante l'eruzione del 1792, una scena di vita monastica del Priorato di San Giacomo ed, in alto, le scene tratte dal Nuovo Testamento in cui è presente la Madonna. Le porte laterali, invece, sono arricchite da pannelli che raffigurano scene della vita di Cristo. Sul portale maggiore, a ridosso di una cornice curvilinea, si trova un grande Cristo Pantocratore che, con le braccia aperte che accoglie i fedeli. Sul livello superiore è posta una statua raffigurante Maria Santissima della Provvidenza e lo stemma mariano. L’ingresso laterale rivolto ad oriente, è in pietra lavica scolpita, e sulla sua soglia è incisa la data del 1730, l'anno in cui furono iniziati i lavori di costruzione della chiesa. Si ritiene che questo fosse l'ingresso principale dell’originaria chiesa.
L’interno a tre navate presenta una pianta a croce latina. L’aspetto elegante e sobrio nel suo insieme, è impreziosito dalla presenza di numerose opere d’arte.