Castello Bordonaro a Cefalù
Il Castello di Bordonaro a Cefalù è un edificio del Cinquecento che sorge in una distesa di ulivi secolari, a pochi metri dal mare di Mazzaforno.
Fu edificato per volere della famiglia Ventimiglia, su progetto di Antonio Lo Duca che si ispirò al vicino castello di Castelbuono. Il castello apparterrà alla famiglia Ventiniglia fino al 1600 circa, passerà quindi famiglia dei Signorino e poi agli Ortolani. L'ultimo erdere degli Ortolani, Bordonaro Gabriele,dona il castello al comune della città a patto che il nome ufficiale doveva essere riconosciuto in Castello Ortolani di Bordonaro, e che il castello fosse utilizzato come centro culturale e storico per ospitare mostre, manifestazioni, eventi di interesse letterario o religioso.
Il Castello originariamente era costituito dalla sola torre, a cui sono state aggiunte progressivamente le altre parti: il baglio con pozzo e magazzini, il piano nobile, la cantina e il trappeto. Il perimetro del baglio è chiuso da una torre merlata, munita di gittalore con trabucchi e trabocchetti. All’interno del castello sono presenti diversi percorsi segreti che collegavano i vari ambienti alla torre, affinché questa potesse essere raggiunta velocemente in caso di pericolo. Le stanze della torre presentano pregevoli affreschi di autore ignoto: un ciclo di affreschi raffigura le vicende garibaldine che portano alla conquista della Sicilia; un secondo ciclo è di natura orientale. Pregevole la chiesa annessa, dedicata a Santa Felicia e ai suoi sette figli martiri. L’interno è costituito da una loggia in legno che permetteva ai proprietari di assistere privatamente alle messe. Spicca lo stemma della famiglia Signorino, azzurro con una banda d’oro e un leone, raffigurato su una mattonella di maiolica.
All'interno del castello era inoltre presente un mausoleo che, negli anni, è stato dismesso: sono stati rinvenuti all’interno di un magazzino diversi resti tra cui la lapide di Andrea Ortolano, sulla quale è inciso lo stemma stesso della famiglia.