Chiesa Madre di Collesano
La Chiesa Madre di Collesano, nota anche come Basilica dei Santi Pietro e Paolo, si erge con la sua imponente mole al culmine di una monumentale scalinata, dominando l'intero abitato.
Fu edificata nel 1513 ed utilizzata come nuova chiesa madre di Collesano a partire dal 1543.
La scalinata antistante la chiesa fu progettata dal pittore-ingegnere Antonino Spatafora nel 1602. Il prospetto risale invece agli inizi del Novecento.
La chiesa presenta un impianto basilicale a tre navate e al suo interno custodisce opere di notevole pregio artistico: lo splendido ciclo di affreschi nelle pareti del presbiterio con storie dei santi Pietro e Paolo, opera di Gaspare Vazzano detto lo "Zoppo di Gangi", risalenti al 1624; il Crocifisso, sospeso della navata centrale, sorretto da un apparato ligneo di grande suggestione e dipinto nel verso con la resurrezione di Cristo, risalente al 1555; l'organo cinquecentesco, rifatto nel Seicento da mastro Antonino La Valle; il coro ligneo cinquecentesco, opera dell'intagliatore collesanese Andrea Russo; il grandioso tabernacolo marmoreo della fine del Quattrocento proveniente dalla chiesa di Santa Maria Assunta; la tela raffigurante l'Annunciata, la "Madonna dei Miracoli", patrona di Collesano. La basilica custodisce inoltre numerosi dipinti su tela e su tavola e statue lignee provenienti da altre chiese di Collesano.