Castello dei Ventimiglia a Geraci Siculo
Il Castello Ventimiglia a Geraci Siculo sorge sopra una massiccia roccia arenaria e i pochi resti suggeriscono l’immagine di un eccezionale baluardo, frutto di commistione di opere difensive create dall’uomo e di difese fornite dalla natura.
Si ritiene che il castello sia stato costruito in età bizantina e che sia stato la prima difesa occidentale dell'area poi divenuta la vasta contea di Geraci. Il castello presentava una struttura militaresca tale da resistere anche a lunghi assedi. Il primo nucleo fortificato risale alla metà dell’VIII secolo, nel periodo in cui i Bizantini, minacciati dall’invasione araba, si arroccarono nell’entroterra siciliano; all'epoca normanna va ricondotta la costruzione della torre ravvisabile nel possente cantonale dell’angolo nord-ovest; nei primi decenni del Trecento il castello raggiunse il suo assetto definitvo.
Il fronte meridionale poggia su una parete rocciosa verticale, ha uno spessore di circa un metro e mezzo, mostra un paramento esterno a scarpa e presenta un’unica apertura ancora esistente, una bifora con colonnina centrale e sedili sugli stipiti. A poca distanza è presente una piccola monofora definita da un archetto trilobato.
Sul lato settentrionale si apre l’attuale accesso al castello tramite una rampa in parte intagliata nella roccia che confluisce nel portale laterale della cappella. All’incontro dei lati nord e ovest è posizionato un cantonale alto e possente che si ritiene appartenesse ad un torrione angolare di epoca normanna. Nei pressi della cappella si notano due ampie cisterne ben conservate, in parte scavate nella roccia e coperte da volte a botte ribassate, il cui l’interno è rivestito da uno spesso strato di intonaco impermeabile a base di coccio pesto.