Chiesa di San Bartolomeo a Geraci Siculo
La Chiesa di San Bartolomeo di Geraci Siculo sorge fuori dalle mura urbane.
Le prime notizie della presenza della chiesa risalgono al 1338, anno in cui vi fu sepolto il conte di Geraci Francesco I Ventimiglia, ma si ritiene che la Chiesa fosse preesistente perché riporta nel suo impianto originario elementi architettonici che afferiscono agli impianti chiesastici medievali. La chiesa era in origine più piccola ed era orientata in maniera inversa: vi si accedeva infatti dal fornice ad archi acuti posto alla base della torre campanaria, oggi chiuso e utilizzato come sacrestia, secondo un modello riferibile all’architettura normanna. Nel 1769 la chiesa venne ampliata, abbattendo la parete di fondo e mutandone l’orientamento.
Nella chiesa si conserva un notevolissimo trittico marmoreo datato metà del XVI secolo ed attribuito alla bottega del maestro Antonello Gagini. Il trittico presenta all’interno di una cornice architettonica, definita da paraste con decorazione a candelabra, le sculture della Madonna con Bambino tra i Santi Bartolomeo e Giacomo. Al Vertice è raffigurato il Padre eterno con il mondo in mano; nella parte sottostante, al centro la pietà con le tre Marie. Ai lati in due medaglioni l'Annunciazione.
Tra le altre opere va ancora ricordata la statua lignea di San Bartolomeo, custodita entro una nicchia della parete meridionale, attribuita alla bottega dei Li Volsi di Tusa, datata ai primi decenni del Seicento.