Abbazia di San Giorgio a Gratteri
I ruderi dell'Abbazia Normanna di San Giorgio a Gratteri sono uno dei monumenti storici più antichi del borgo madonita.
L’Abbazia di San Giorgio di Gratteri può essere considerata una grande espressione della cultura romanica europea al pari dell'Abbazia di Santo Spirito a Catanissetta, dell'abbazia di Sant'Andrea di Piazza Armerina, del duomo di Cefalù e del duomo di Monreale.
L'abbazia di San Giorgio è immersa nel bosco di Gratteri, si trova a circa mezz’ora di cammino dal centro abitato e per raggiungerla si attraversa un paesaggio naturale incontaminato.
Il luogo in cui sorge l'abbazia, oggi solitario e isolato, un tempo rappresentava un punto strategico di intersezione tra due strade romane molte frequentate da viandanti e pellegrini.
L'Abbazia di San Giorgio rappresenta una pietra miliare del Cammino dei Normanni in Sicilia: la sua costruzione risale al secolo XII ad opera dei Normanni, l'edificio fu poi affidato ad un ordine francese, i monaci Premostratensi, e fu poi ereditato, nel 1300, dai Cavalieri di Malta.
Dell'edificio originario rimangono ora solo poche vestigia che sono oggetto di studio, scavi archeologici e restauri. E' ancora visibile qualche elemento decorativo e i muri perimetrali della chiesa, a pianta basilicale e a tre navate, con tre absidi sul lato di fondo orientale, di cui solo quella centrale sporgeva all'esterno, con una decorazione a lesene simile a quella del duomo di Cefalù.
Sono ancora oggi identificabili riferimenti all'architettura premonstratense nelle finestre ad oculi e nelle decorazioni dello splendido portale romanico con motivi geometrici tipici del Calvados e del Cotentin, quali: le ghiere con cilindretti sfalsati ed i capitelli scolpiti con quadrati a punta di diamante.
Le parti absidali sono rinforzate con le consuete paraste romaniche, molto diffuse nelle architetture della Contea, ma anche in Normandia.
Gli ambienti monastici dovevano trovarsi a nord della chiesa come testimoniato dalle evidenze sul terreno.
