Palazzo del Marchese Pottino Petralia Soprana
Il Palazzo Marchese Pottino di Petralia Soprana è uno degli edifici civili di maggior interesse del borgo.
Fu costruito nella prima metà dell’800 per volere della famiglia dei marchesi di Eschifaldo e baroni di Capuano. Don Michele Raimondo Pottino sposò nel 1834 Maddalena Sgadari dei baroni della Celsa, che portò in dote la baronia di Capuano e il marchesato di Eschifaldo. L'importanza acquisita dalla famiglia Pottino a Petralia Soprana tra 800 e il 900 traspare dal numero dei palazzi dei vari rami della famiglia che costellano il centro storico.
All'epoca della costruzione la facciata principale del palazzo dava su di una via stretta poichè l'attuale Piazza del Popolo era occupata dalla chiesa della Madonna del Carmelo ed erano presenti notevoli dislivelli stradali che furono appianati solo a fine 800. Molte case si videro interrare un intero piano, mentre Palazzo Pottino subì una fuoriuscita delle fondamenta, ancora oggi visibile.
Il palazzo è in stile neoclassico, caratterizzato da linee molto semplici ed ispirato a severità e imponenza. Si articola attorno ad un cortile centrale e i suoi prospetti principali si affacciano oggi su via Medici, Corso Umberto e Piazza del Popolo. Dal portone si accede al cortile centrale, con al centro una fontana, un colonnato ed una porta in stile neo-rinascimentale. La scala in marmo conduce al piano nobile e all’enfilade dei saloni con pavimenti diversi e affreschi importanti dell’800 con vedutine dal tratto lieve e dai colori pastello, incorniciate dai tralci classici. Un’antica cappella riuniva nobili e servitori; dal salone delle feste si entra nella camera da letto dei marchesi, con una meravigliosa alcova a baldacchino sorretto da colonne in marmo.
All'interno del palazzo si trova un'esposizione di abiti ottocenteschi, cuciti dalle sarte locali, e utilizzati per la rappresentazione del Matrimonio baronale, ogni ferragosto.
