Chiesa della Santissima Trinità a Petralia Sottana
La Chiesa della Santissima Trinità di Petralia Sottana, meglio conosciuta come La Badia, e l’attiguo monastero Domenicano di clausura, costituiscono un importante edificio di culto del borgo.
Furono edificati nel secolo XVI per volontà di Maria Ventimiglia Contessa di Collesano. Il complesso subì importanti rimaneggiamenti ed ampliamenti nel ‘600. Il Monastero era famoso per la solennità delle sue funzioni religiose, rese possibili dalle notevole rendite di cui disponeva.
La chiesa presenta una facciata in tufo e un rosone in pietra e ferro. L’ingresso è costituito da una grande volta a schifo lunettata che sostiene il coro. Grandi grate in ferro battuto permettevano alle suore di clausura di assistere alle funzioni religiose. Due confessionali incassati al muro e due sportellini decorati con figure di angeli permettevano di distribuire la comunione alle suore.
Di particolare pregio è un antico organo in legno a registro barocco realizzato nel 1751 da Baldassarre Di Paola e Ignazio Faraci. L'organo è dipinto in tutte le sue parti, è sostenuto da una balconata decorata con motivi di girali floreali intagliate, rose e altre fantasie vegetali. Presenta inoltre un congegno particolare ad acqua, noto come uccelleria, che riesce a riprodurre il canto degli uccelli.
Altra opera di notevole pregio è l’immensa ancona marmorea con fondo policromo che ricopre quasi per intero la superficie dell’altare maggiore, realizzata dallo scultore Giandomenico Gagini prima del 1543. Il polittico a bassorilievo racconta le storie della vita di Cristo dall’Annunciazione alla trasfigurazione in 23 formelle incorniciate tra candelabre e rilievi decorativi, e sormontate da un timpano con l'effige dell'Imago Trinitas, e chiuse in basso da una predella con gli apostoli.
Tra le le atre opere degne di nota sono: una tela della Misericordia di Dio del XVII secolo; la tela della la Madonna del Rosario del XVIII secolo opera di Raffaele Visalli, tela del 1852 eseguita dal pittore romantico Andrea D’Antoni, rappresenta la Deposizione dalla Croce.