La leggenda di Alfeo e Aretusa
La leggenda di Alfeo e Aretusa, che racconta di un amore eterno, è intimamente legata alla fontana di Aretusa ad Ortigia.
Aretusa era una ninfa conosciuta in tutta la Grecia per la sua bellezza. Fin dalla tenera età fu allevata da Artemide, dea della caccia e delle fanciulle. Un giorno dopo una lunga corsa tra i boschi, Aretura decise di rinfrescarsi in un bellissimo corso d’acqua, si tolse le vesti e si concedette un bagno. Ad un tratto Aretusa sentì dei rumori e, spaventata, uscì dall’acqua ed iniziò a correre velocemente. Una voce le intimò di fermarsi: era Alfeo, la divinità del corso d’acqua, rimasto colpito dalla sua bellezza.
Alfeo iniziò ad inseguirla e lei, non avendo più le forze per correre, chiese aiuto ad Artemide. Questa la avvolse in una nuvola e soffiò forte in direzione della Sicilia per metterla a riparo. Giunta ad Ortigia, la nuvola iniziò a far cadere Aretusa che si trasformò in un sorgente d’acqua dolce.
Alfeo, ancora innamorato di Aretusa, chiede aiuto al padre Oceano. Egli aprì le acque dello Ionio permettendo ad Alfeo di raggiungere la Sicilia. Aretusa, convinta da tanto amore e insistenza, cedette alle richieste di Alfeo.
Fu così che Artemide, per suggellare il loro amore, scavò una caverna sotto la fonte, così da far correre per l’eternità insieme le acque di Aretusa e Alfeo.
Oggi, le giovani coppie toccano le acque della Fontana dove scorre l’amore tra Alfeo e Aretusa come auspicio di fecondità e felicità.