Leggenda dei due fratelli


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La leggenda dei due fratelli racconta l’origine della Cattedrale di Palermo e di quella di Monreale ed ne esalta la loro bellezza.
La leggenda narra della competizione di due fratelli. Esistono diverse versioni sulle loro identità: in alcuni casi vengono identificati in due architetti, ma nella versione più nota i due fratelli si identificano in Guglielmo il Buono e nel fratello, conosciuto come Guglielmo il cattivo.
La leggenda vuole che Guglielmo il Buono si occupò del progetto del duomo di Monreale e che, contemporaneamente, il fratello Guglielmo il Cattivo si sia occupato della costruzione della Cattedrale di Palermo. Per i due questa diventò subito una vera e propria sfida, con l’obiettivo di superare l’avversario in magnificenza e bellezza. Guglielmo il buono si concentrò più sull’abbellimento interno del duomo, tappezzando le pareti della chiesa di mosaici d’oro, poiché accostava il concetto di bello all’essere umano, che fondamentalmente, secondo il suo punto di vista, doveva bello più nell’aspetto interiore che esteriore. Al contrario Guglielmo il cattivo curò maggiormente l’aspetto esterno della cattedrale di Palermo, poiché per lui la bellezza esteriore era quella che contava di più.
A termine dei lavori i due fratelli visitarono le rispettive cattedrali restando colpiti da quello che mancava alle loro e che l’altro aveva fatto: si suicidarono entrambi sentendosi sconfitti dinanzi alla magnificenza della chiesa rivale.

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