Leggenda dell'Aironera di Castelvetrano


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La leggenda narra di misteriosi delitti avvenuti agli inizi del XVII secolo a Castelvetrano.
La leggenda si basa sulla vita di un personaggio realmente esistito, la duchessa Zenobia Gonzaga, sposa di Giovanni III d’Aragona, duca di Castelvetrano. Da documenti storici è certo che le nozze di Zenobia Gonzaga e Giovanni III si celebrarono per procura, a Guastalla, nel 1607. La donna si trasferì in Sicilia dove visse con il marito dieci anni infelici. A testimonianza dell'infelicità della duchessa esistono due lettere che la donna indirizza al padre don Ferrante.
Si racconta che, durante le lunghe assenze del marito, la donna usava intrattenersi con giovani vassalli presso l'Aironera, un'antico edificio di Castelvetrano, base di caccia del marito. L’edificio, conosciuto anche come “Lariuni”, è oggi ridotto a rudere e completamente abbandonato.
La duchessa ebbe molti amanti ma si racconta che, per tenere nascosto il tradimento al marito, passata la notte di passione facesse uccidere i suoi amanti da un suo servo. Ovviamente, con il tempo, non fu possibile nascondere le misteriose sparizioni di molti giovani.
Accadde che un giovane nobile volle scoprire se queste storie fossero vere e corteggiò la donna fino ad ottenere un appuntamento per una notte di piacere. Trascorsa la notte, quando il servo della duchessa stava per attaccarlo alle spalle, il nobile gentiluomo reagì con prontezza, uccise il suo aggressore e fuggì via.
La notizia dell’accaduto si sparse nel paese, il duca rientrò subito a palazzo, fece richiamare la moglie dalla palazzina dell’Aironera e la fece uccidere.
Questo è quanto racconta la leggenda: dalla storia si ha notizia solo della morte prematura della giovane donna avvenuta nel 1618.

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