Leggenda Grotta di Entella
Sono diverse le leggende che la tradizione popolare tramanda sulla grotta della Rocca di Entella.
Una prima leggenda narra di una truvatura. La grotta Entella è infatti anche nota con il nome "Grotta dei Dinari" perchè, secondo la tradizione popolare, è custode di un immenso tesoro protetto da un incantesimo che impedirebbe a chiunque di impossessarsene.
Una seconda leggenda narra che la grotta sia stata abitata da un mostro-serpente a quattordici teste. Si narra che per placare le sue ire contro gli abitanti del posto, bisognava offrigli in pasto, ogni giorno, una ragazza estratta a sorte.
Un terza leggenda narra della bellissima donna vestita di bianco che videro alcuni contadini che si erano avventurati nei meandri della grotta per cercare il mitico tesoro. La bellissima donna disse loro di essere una regina musulmana che da tempo aveva abitato quei luoghi e poi scomparve. I contadini, abbagliati dalla visione, non riuscirono a trovare la via d'uscita. Fu così che apparve di nuovo la donna che li accompagnò fuori. Storicamente la figura della giovane principessa musulmana viene identificata con la figlia del califfo Ibn Abbàd, che preferì darsi la morte pur di non arrendersi all’imperatore Federico, e alla cui figura è legata la leggenda della rocca di Entella.