Leggenda origine Santuario Madonna del Balzo
Secondo la tradizione, la costruzione del Santuario Madonna del Balzo a Bisaquino avvenne in seguito ad un evento miracoloso.
La leggenda narra che nel seicento un giovane di nome Vincenzo Adorno, che si trovava sul monte a pascolare, aveva notato per diversi giorni una luce brillante che usciva da alcuni massi. Il giovane insieme ad un amico scorsero nel cavo della rupe l'immagine di Maria. Ma essendo giovani e spensierati diedero poco peso a quel ritrovamento e si misero a giocare. Uno di loro, avendo perduto nel gioco, in un impeto di rabbia scagliò il suo coltello contro la pietra sulla quale era raffigurata l’immagine della Madonna. Il giovane rimase fulminato all’istante.
La madre del giovane invocò con fede il perdono della Madonna piangendo sulla stessa pietra e sul corpo senza vita del figlio. Tutto il paese si commosse ed invocò unanime la grazia alla Madre Celeste. Accadde così il giovane tornò in vita e la popolazione in segno di devozione grandissima edificò su quel luogo miracoloso l’attuale Santuario della Madonna del Balzo.
Si narra inoltre che, prima di erigere il Santuario, fu fatto per ben tre volte il tentativo di portare l'effige della Madonna in paese e che ogni volta fosse l'icona fosse sparita per essere poi ritrovata sulla rocca. A seguito di questi episodi fu manifesto il luogo dove doveva sorgere il Santuario.
Infine si narra che, durante i lavori di costruzione del santuario, la Madonna rinnovò i suoi prodigi. Il manovale Giovanni Rosato cadde da un’impalcatura di notevole altezza e fu raccolto privo di vita dai suoi compagni di lavoro. Fu quindi deposto in un corbello davanti all'immagine della madonna e dopo pochi istanti si risvegliò come fosse stato preso da sonno senza alcuna frattura e pieno di vita.