Leggenda del quadro dell'Annunciazione


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Secondo la tradizione, al quadro dell'Annunciazione di Geraci Siculo sono legate a una serie di avvenimenti miracolosi.
Secondo una tradizione popolare un contadino mentre lavorava i campi, nel luogo dove oggi sorge la chiesa di Santa Maria la Cava, sentì una voce che lo incitava a scavare. Nonostante l'uomo fosse scosso e sorpreso dalla voce, seguì le indicazioni e cominciò a zappare. Venne così alla luce un rotolo di tela con l’immagine dell’Annunciazione.
A questa immagine è legato un secondo esodio che spiega come oggi l'immagine si trovi nella chiesa Matrice di Geraci Siculo. Si narra che nel 1837 a Geraci infuriava l'epidemia di colera. Gli abitanti del luogo decisero allora di recarsi in processione penitenziale alla cava per prelevare il quadro dell'Annunciazione e portarlo in Paese. A piedi scalzi tra lacrime e preghiere trasportarono il quadro a Geraci. Non appena il quadro ebbe raggiunto le prime case del paese, l'epidemia si arrestò. Da quel giorno, ogni seconda domenica di Luglio, il quadro viene portato in processione a ricordo dell'evento miracoloso.
Un terzo episodio narra che ci fu un tentativo, da parte di ignoti, di trasferire il quadro nella vicina Castelbuono. Secondo la tradizione il quadro divenne così pesante da non poter essere spostato sino a quando le campane cominciarono misteriosamente a suonare dando l’allarme. Fu così che il quadro rimase per sempre a Geraci.

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