Leggenda della Cuba delle Rose


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Diverse leggende sono legate alla Cuba delle Rose, antica cisterna araba nei pressi del Castello di Calatubo ad Alcamo.
Una prima leggenda narra della baronessa Donna Gaetana De Ballis, ultima baronessa della nobile famiglia proprietaria del castello di Calatubo e del feudo dal 1584, e moglie di Giuseppe Papè Principe di Valdina e Protonotaro del Regno. Priva del suo vero amore, riversò tutto il suo affetto verso il figlio Ugo Papè che ben presto fu indirizzato dal padre a prendere i voti diventando uno dei più grandi vescovi della diocesi di Mazara del Vallo. Ancora una volta priva dell'amore, la baronessa, divenuta principessa all'atto del matrimonio, riversò tutto il suo affetto verso le sue amate rose, da lei coltivate segretamente per non farsi vedere dalle cortigiane e dai residenti. Secondo la leggenda nel luogo in cui si trova la Cuba delle Rose, nei primi anni del 1700, sorgeva un lussureggiante giardino in cui le rose fiorivano solo di notte e in presenza della principessa. Dal giorno della sua morte, nel 1769, le rose smisero di fiorire. Si narra che ogni anno, la notte del 19 febbraio, il suo fantasma, con un candeliere in mano esce dal Castello di Calatubo per recarsi in giro per la Cuba in cerca dei suoi amati fiori.

Una seconda leggenda legata all’antico serbatoio arabo di Alcamo racconta che la Cuba fosse nota per la sua riconosciuta peculiarità di profetizzare l’incombente nefasto futuro, tramite i riflessi della luna piena nello specchio delle sue limpide acque.

Una terza antichissima leggenda, ambientata nel 1300, rievoca la storia dell’eterno amore tra due giovani nobili legati a baronie di fazioni opposte durante il tremendo periodo delle fratricide guerre baronali per la gestione dei feudi. Una storia d’amore e di morte che che rievoca la più nota storia di Giulietta e Romeo.

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