Nascita del Santuario di San Gerardo a Piedimonte Etneo


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La nascita del Santuario di San Gerardo a Piedimonte Etneo è legata ad un evento miracoloso.
Si narra che nel 1923 una donna, la signora Menica Mazza, che abitava nelle campagne dove oggi sorge il a Santuario di San Gerardo, soffriva di continue emorragie che le causavano ripetuti aborti. Quando finalmente riuscì a dare alla luce il suo bambino, che chiamò Angioletto, questo era affetto da febbri continue a cui nessuno sapeva dare una spiegazione. Una mattina la donna trovò a terra, davanti casa, un'immagine con un giovane santo raffigurato, si trattava di San Gerardo Maiella, un Santo non venerato nei dintorni. Tutti si chiesero come quell'immagine fosse potuta finire proprio in quelle remote campagne. La signora Menica decise allora di fare un voto, pregando quel giovane santo di guarire la sua salute e quella del suo figlioletto. Presto avvene il miracolo. La donna, che apparteneva ad un'umile famiglia, iniziò a fare una raccolta di fondi a Piedimonte Etneo e nei paesi limitrofi al fine di costruire una chiesa in onore del Santo. In breve tempo si diffuse la notizia del miracolo e, nel 1928, fu eretto il rimo luogo di culto in onore di San Gerardo.
In quell'occasione anche il nome della borgata, prima nota col nome Millicucco, fu cambiato in San Gerardo. Millicucco è un termine siciliano utilizzato per indicare il bagolaro dell'Etna, un albero robusto e legnoso. Nella borgata di San Gerardo si trovava infatti un grande albero di Millicucco, purtroppo abbattuto da un temporale negli anni '50.

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