Origine del nome Acquedolci
L'origine del nome Acquedolci è molto antica e tuttora avvolta nel mistero.
Diverse ipotesi hanno cercato di spiegare l'orgine di un nome così particolare.
Una prima ipotesi suggerisce che il nome Acquedolci sia legato all'acqua dolce degli scoli dei trappeti che lavoravano la canna da zucchero in epoca araba in questo territorio. Questa ipotesi sta alla base della realizzazione dello stemma comunale. Tuttavia oggi si ritiene che l'origine del nome Acquedolci sia ancora più antica.
Una seconda ipotesi colloca l'origine del nome in epoca romana: Cicerone nel libro VII delle Verrine parla del porto commerciale e militare di Apollonia, il Carricatorum Aquarium Dulcium, mediante il quale Apollonia riforniva di viveri i romani e viveva del commercio dei prodotti locali. Poichè Apollonia è l'antico nome di San Fratello, si ritiene che il porto sorgesse proprio sotto i ruderi dell'attuale castello di Acquedolci, nei pressi dello sbocco a mare delle acque del Torrente Favara.
Altra ipotesi collega il nome di Acquedolci all'Eneide: Acquedolci viene identificata come una delle tante spiagge in cui Enea sbarca durante il suo peregrinare attraverso il Mediterraneo e la zona viene indicata come casa delle ninfe poichè, nei pressi di una grotta, scorrono Acque Dolci.
L'ultima ipotesi ha natura leggendaria. Secondo la leggenda sotto il territorio di Acquedolci scorrerebbero copiosi fiumi sotterranei, a causa dei frequenti smottamenti del monte San Fratello. Questi fiumi affiorerebbero a poche miglia dalla costa, rendendo l'acqua del mare dolce e potabile. Questa caratteristica fu sfruttata, secondo la leggenda, dagli antichi Romani che, durante le guerre puniche, si dissetavano attingevano acqua direttamente dal mare, evitando così di scendere sulla terraferma. La presenza di fiumi sotterranei sembra essere stata confermata da recenti indagini nel sottosuolo.