Origini della Malvasia di Salina
Secondo la tradizione popolare, l’avvio della coltivazione della malvasia a Salina è legato all'arrivo sull'isola di coloni veneziani.
Questi coloni provenienti da Candia portarono sull'isola il vitigno che si coltivava a Monembasia e che poi diede origine alla famosa Malvasia di Salina.
La conferma dell'arrivo a Salina dei veneziani, della fondazione per loro opera del villaggio di Santa Marina, dell’introduzione del culto di Santa Marina di Bitinia con la costruzione di una chiesa a lei dedicata e dell’avvio della coltivazione della malvasia si ha, secondo alcuni studiosi, con il ritrovamento di un quadretto olio su tela di stile naif databile a metà Ottocento che rappresenta, per sottoscrizione esplicita, la nascita del villaggio di Santa Marina.
Il quadretto raffigura un uomo vestito in una foggia, un veneziano, che porta ai bracci due ceste, una con dei rotoli che probabilmente indicano il possesso delle concessioni enfiteutiche rilasciate dal vescovo di Lipari e l’altra grappoli d’uva che indicano l’arrivo della malvasia sull’isola. Sul bagnasciuga si trova una barca con l’immagine sulla vela di Santa Marina di Bitinia ed a poppa un piccolo leone di San Marco che sormonta l’isola di Candia. Sul litorale verso sud la chiesetta di Santa Marina ed in fondo la punta di Lingua.