Palazzo Spadaro Libertini a Caltagirone
Palazzo Spadaro Libertini a Caltagirone è uno dei palazzi più antichi e prestigiosi della città.
Fu ricostruito su un impianto preesistente cinquecentesco appartenuto a Bonaventura Secusio, vescovo di Catania e diplomatico nato a Caltagirone nel 1558. I lavori di ricostruzione vennero iniziati nel 1725 da Barbaro Maggiore Marchese di Santa Barbara e si conclusero nel 1732. La proprietà fu in seguito venduta a Michelangelo Libertini dei Baroni di S. Marco, Patrizio di Caltagirone, il quale ne fa, al piano nobile, la propria fastosa dimora: infissi laccati bianco e oro, mobili prodotti in Francia, damaschi e tappeti Aubusson provenienti da Versailles e a Aubusson, volte dei Saloni decorare dai migliori artisti locali e arricchite da pitture di Francesco Vaccaro, porte dei saloni di rappresentanza in vetro impreziosito da splendide pitture raffiguranti animali esotici e fiori che richiamano le decorazioni delle volte.
A seguito di donazioni il Palazzo diventa poi di proprità di Francesco Spadaro di Passanitello, insigne storico, araldista, archeologo e sindaco di Caltagirone. Fu allora che il palazzo prese il nome di Palazzo Spadaro Libertini. Da allora i del Palazzo sono diventati sede di primarie istituzioni e hanno accolto personalità di rilievo del mondo della letteratura e della politica a livello nazionale.
La parte visitabile del Palazzo Spadaro Liberitini è costituita dai 5 saloni di rappresentanza denominati in base ai decori ed alle tappezzerie che li caratterizzano: il salone degli Stemmi, il salone dei Marmi, il salone Giallo, il salone degli Specchi o Rosso, il salone Azzurro e il salone del Castello, quest'ultimo caratterizzato da un muro risalente all’epoca di Ruggero I sovrastato da volta crociera.
In alcuni periodo dell’anno è possibile prenotare visite del Palazzo.