Cattedrale di Santa Maria La Nova a Caltanissetta
La Cattedrale di Santa Maria la Nova è la Chiesa Madre di Caltanissetta, principale edificio religioso della città.
Fu costruita intorno alla metà del Cinquecento per rispondere alle nuove esigenze urbanistiche, prese il nome di Santa Maria la Nova per distinguersi dalla precedente Chiesa Madre di Santa Maria la Vetere. Una parte della facciata e della volta interna, distrutte dai bombardamenti americani del 1943, vennero rifatte subito dopo la guerra e in quel periodo vennero costruiti anche il transetto e la cupola.
La bianca facciata, semplice e severa, è caratterizzata da due ordini sovrapposti: in quello inferiore, diviso da lesene, si aprono tre portali d´accesso in cui spicca quello centrale, una monumentale opera lignea arricchita da colonne ai suoi lati; l´ordine superiore è costituito da un corpo centrale sovrastato da un timpano triangolare e due campanili laterali.
L’interno, con impianto basilicale a tre navate divise da possenti pilastri, con una imponente copertura a volta. La volta è stata affrescata nel 1720 da Guglielmo Borremans con la tecnica del trompe d´oeil. Il pittore finge, infatti, che sul soffitto si aprano cinque grandi finestroni da cui è possibile vedere il cielo e scene del paradiso. Intorno una lunga teoria di santi e alcuni episodi della vita di San Pietro e di San Paolo. Dello stesso autore è la pala d´altare dedicata alla Vergine, dipinta con colori più caldi e meno luminosi rispetto agli affreschi della volta. Alla scuola del Borremans si possono ascrivere invece le decorazioni delle arcate dei pilastri che rappresentano scene della Bibbia.
Tra le opere custodite all’interno della chiesa, di particolare interesse sono la statua dell’Immacolata e il Simulacro di San Michele Arcangelo, realizzato da Stefano Li Volsi, il quale utilizzò legno d’olivo e legno di salice. Lo stesso Simulacro è anche il protagonista della processione religiosa che viene svolta annualmente durante la Festa di San Michele Arcangelo.