Borgo di Carcaci
Il Borgo di Carcaci, nel territorio di Centuripe, è un antico borgo abbandonato, un ex ducato che fu ambito dalle più nobili famiglie aristocratiche siciliane.
Oggi il borgo si presenta con il fascino dell’architettura rurale e coloniale secentesca, dove spiccano, un castello, l’accogliente dimora del proprietario e una chiesetta in pietra lavica dedicata a Santa Domenica. Il borgo presenta un rigoroso impianto planimetrico composto da case rurali e da stradine che si inoltrano nella campagna. Il cuore del borgo è costituito dalla chiesa di Santa Domenica, una scenografica chiesetta in pietra lavica a pianta centrica. Ai lati della strada, una sequenza di costruzioni tutte uguali, esalta la forte simmetria dell'impianto del borgo.
Un tempo Borgo Carcaci era uno feudi più ambiti dalle famiglie aristocratiche siciliane data la vicinanza alla “regia trazzera” che da Adrano conduceva a San Filippo di Agira e, da qui, si dirigeva a Palermo, e alla grande abbondanza d’acqua, dovuta alla presenza dei fiumi Simeto e Troina, che garantiva fertilità al suolo e generose coltivazioni. Nel 700 divenne ducato dell’illustre famiglia dei Paternò-Castello, sotto cui conobbe un periodo di florente attività. Nel 1818, con l’abolizione della feudalità, il ducato di Carcaci diventò comune e fu aggregato a Centuripe. Oggi, purtroppo, vige praticamente in uno stato di abbandono, ma ciò non l’ha privato del suo fascino.
Per raggiungere il piccolo borgo bisogna seguire la strada che da Catania porta ad Adrano e, dopo aver oltrepassato il Simeto, si incontra uno slargo, per metà delimitato da case rurali, dal quale partono alcune stradine che si inoltrano nella campagna. Una di queste, che va in direzione sud-est, sale leggermente verso il cuore del borgo.
