Villa Cappellano a Delia
La Villa Cappellano a Delia è uno dei pochi esempi di monastero-fattoria esistenti in SIcilia. Purtroppo il complesso versa in stato di abbandono.
Villa Cappellano è situata all'interno del territorio comunale di Caltanissetta ma si trova a soli 2 km da Delia.
Fu edificata dai gesuiti nel XVI secolo per volere di Francesco II Moncada, conte di Caltanissetta, e di sua madre donna Luisa, e fu utilizzato dai gesuiti come residenza estiva fino al 1843, anno in cui essi si trasferirono nella nuova casina alle Balate, nei pressi di Caltanissetta.
Il complesso presenta diversi corpi di fabbrica che si affacciano su un cortile quadrangolare cui si accede tramite una galleria. Il corpo principale, che si sviluppa su due elevazioni, presenta una facciata con elementi barocchi: il portale d'ingresso, a tutto sesto, realizzato in pietra bugnata, tipica del primo barocco palermitano; il balcone sovrastante sorretto da mensole con motivi floreali.
Il piano terra dell'edificio principale presenta quattro ambienti, identificati come il refettorio, il laboratorio, un androne e il frantoio. Al piano nobilesi trovano le sedici celle dei padri collegate da due corridoi che si intersecano formando una volta a crociera.
All'interno del complesso si trova anche la cappella dedicata al Sacro Cuore di Gesù. La facciata presenta un portale a tutto sesto in pietra bugnata; due paraste sorreggono un architrave decorato con motivi a metope, triglifi e gocciole, sormontato da una finestra.
L'interno presenta decorazioni a riquadri di stucco bianco e, in sacrestia, una pregevole pavimentazione in maiolica del Settecento calatino.
Alcune delle opere che un tempo erano custodite nella cappella sono andate perdute. E' possibile ancora ammirare una cornice lignea barocca oggi custodita nela Chiesa Madre di Delia.
