Chiesa Madre a Leonforte
La Chiesa di San Giovanni Battista a Leonforte è la Chiesa Madre della città.
Fu costruita sulle rovine di una preesistente chiesetta dalla quale prende nome. I lavori, per volontà della principessa Caterina, iniziarono nel 1611 ma furono portati a compimento soltanto nel 1740.
La chiesa presenta sul davanti una gradinata smerlata che movimenta la linearità della facciata.
La facciata, in stile barocco classicheggiante, è riccamente decorata e presenta tre porte delimitate da colonne decorate e sormontate da timpani spezzati e da sculture. In alto termina con due balconate balaustrate in pietra e due grandi volute che raccordano la parte centrale alle laterali. In alto presenta l’epigrafe in marmo con la dedica e la data di costruzione.
La torre campanaria quadrangolare, sulla parte posteriore, è di forma architettonica più severa.
L'interno, a croce latina con tre navate delimitate da colonne in marmo dai capitelli corinzi, è in stile neoclassico. La volta e gli altari sono decorati con stucchi bianchi e dorati. Dei due altari in marmo intarsiato, uno è l’originale altare di S. Giovanni Battista della primitiva chiesetta.
Tra le opere custodite all'interno della chiesa di particolare pregio sono: una tela ad olio raffigurante “La cacciata dal tempio” di Marco Antonio Raimondi, gli affreschi sulla vita di S. Giovanni situati nell'abside dell'altare maggiore; la “Vara” della Madonna eseguita da Michele La Greca di Enna; il fercolo col Cristo morto del 1650 posto su un altare della navata destra.